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03/05/2019 - Adottata la direttiva 2/2019: protocolli investigativi e buone prassi per la polizia giudiziaria in materia di reati di violenza di genere.
La direttiva, che riassume le buone prassi e protocolli investigativi che deve seguire la polizia giudiziaria del circondario, si inserisce nell’azione complessiva della procura di Tivoli verso i reati di violenza di genere esposta nei documenti reperibili nell’apposita sezione del sito web della procura (contrasto alla violenza di genere). I documenti sono stati adottati in una prospettiva di azione integrata per assicurare l’effettivo svolgimento dei compiti attribuiti alla procura della Repubblica, dalla ricezione della notizia di reato (e ancora prima per farle emergere) alla cessazione dell’esecuzione della pena.
L’esperienza maturata dimostra che un efficace e tempestivo contrasto alla violenza di genere, di dimensioni allarmanti, sia per il numero delle vittime, sia per l’elevatissima percentuale di casi non denunciati, è possibile solo attraverso il coinvolgimento e la responsabilizzazione dei soggetti che, in qualsiasi forma, partecipano all’attività preventive e repressiva. Questa sinergia è necessaria per assicurare piena tutela alle vittime, sempre che vi sia stato un percorso per comprendere le cause di questa violenza che spesso trova origini lontane e profonde in atteggiamenti di tipo culturale.
In questo contesto emerge l’importanza del ruolo della polizia giudiziaria già in sede di raccolta della denuncia/querela o di semplice segnalazione.
Sono già programmati specifici corsi di formazione .
La direttiva descrive l’attività da svolgere nelle diverse fasi, a partire dall’acquisizione della notizia di reato che può derivare:
a) da un intervento della Polizia giudiziaria sul luogo del fatto, eventualmente previa richiesta della centrale operativa o dal personale del pronto soccorso.
Le attività da svolgere sono descritte al paragrafo 3 e riepilogate negli allegati A (punti 1 e 2), D ed E. E’
stata redatta anche una semplice scheda riepilogativa per l’intervento della “pattuglia” (Allegato F);
b) dalla presentazione della persona offesa presso gli uffici della polizia giudiziaria.
Le attività da svolgere sono descritte al paragrafo 5 e riepilogate negli Allegati A (punto 3), B e C.
PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI TIVOLI Acquisita la notizia di reato la polizia giudiziaria deve provvedere a specifiche indagini, anche su delega del pubblico ministero. Le direttive sono esposte al paragrafo 6.
Direttive specifiche sono previste nel caso in cui vittime dei reati di violenza di genere siano:
- minori di anni 18 (paragrafo 7)
- vittime vulnerabili (paragrafo 8).
Il procuratore della Repubblica
dott. Francesco Menditto